Scritto da © Eleonora Callegari - Ven, 25/08/2017 - 21:42
Fu d'estate
sotto della luna i palpiti
sussurrava l'onda
nell'abito viola
di prima giovinezza aspersa
l'abbandono a quell'amore
inutili le scie delle stelle
chè solo lui era luce
il suo universo
che mutò in un astro
due cuori.
E venne l'addio...
lasciò bagagli di promesse
giuramenti d'eternità
e l'attesa divenne paziente
scivolando sui giorni
in quella veste viola...
Stingeva nel sole,
agosto, ancora,
l'assenza...
la luna... scomoda...
E l'eternità di quell'amore
sfranse sulla sabbia
di labbra sconosciute
appese al volto di lui...
Un'ala nera
invase il suo cielo.
Chiese al mare l'oblio
nel tempo d'anima autunnale
cancellò nella nebbia
la sua immagine
ma l'amore resiliente
non dava tregua,
spegneva il mondo.
Le onde in quell'aurora
bisbigliavano richiami...
Sul fondale, quel vestito viola
vita spezzata, fluttuava.
Ma quell'amore caparbio
rimase
spirito gentile
ogni estate ritorna
a bordo dell'acqua
nell'umile stelo
del limonium
fiore tenace
colore del ricordo:
viola.
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