Scritto da © Eleonora Callegari - Mer, 14/11/2018 - 22:52
Giacciono
la chioma sparsa sul terreno
custodi del monte
vinti.
Non più apriranno il respiro
le resine profumate
per sentieri ormai nel tempo
non più nugoli d'api
danzeranno tra i rami
e larghe maniche
non filtreranno il sole.
Traditi da una madre che cullava
e un vento che animava,
in furie d'acqua
carica di pianto e fango
hanno distrutto.
E' tardi
persa è la battaglia
e il nemico conosciuto
regnerà nel deserto
quando anche l'ultimo poeta
sarà nella polvere,
il suo grido si perderà
nell'universo.
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