Scritto da © Eleonora Callegari - Mar, 25/10/2016 - 16:59
Stava di canto alla porta
la sedia stinta impagliata
le care pietre alle spalle
... Sedeva i capelli corvini
nel vespro che indora
e lei dalla finestra lo carezzava
rossi fiori quel vestito
che gli piaceva tanto.
E venne un vermiglio malvagio
sbocciato tra scoppi
lontana quell'onda corvina
... Sedeva nel vespro di paglia
vestita di fiori aspettava
... Ed io che ritorno
a consolar le tue rughe
vedo da in cima la strada
pendere rossi quei fiori dal davanzale
siedo nel vespro che indora
ti fai sulla porta e mi dici
"Sei come tuo padre..."
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