Scritto da © rita - Mer, 26/01/2011 - 21:47
E c’è una voce che in questa notte riecheggia nella stanza e nelle mie orecchie, incide le sue note anche sulla mia pelle. Di fronte a me una sagoma imperfetta, sfuocata eppure cosi limpida. Dentro. E ciò che vedo mi piace, si colora di rosso come queste pareti intorno; si tinge di porpora come quel veleno che bolle nelle mie vene. Ed in questo istante non esiste nient’altro, se non quel sorriso che corre da me, e mi uccide; questa notte non vuol essere altro, che un altro dolce ricordo, di te.
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