Scritto da © Morfea77 - Mer, 21/10/2009 - 09:20
E furono le parole
a bucarmi le guance
coltivandomi di ciliege il respiro
di quel lento andare
in cortili sfuggenti
mentre le pieghe degli abiti
sono tutte inamidate
pronte alla tua assenza
e a quella porta su cui amputare la lingua
in riflesso oltre la tragedia
e mi ranicchio all'ombra di questo giorno
mentre le mie unghie
hanno corteccia d'ebano
e il tuo profumo
nelle ossa e nei graffi
da "Vertigini Scomposte", Ed.Smasher, 2009
poesia menzionata con onore al Premio Lorenzo Montano, 2009, Verona
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