Scritto da © Antonella Iuril... - Ven, 13/01/2012 - 07:57
La grandezza e l’originalità di Robert Frost consistevano nell’utilizzo di parole comuni e persino grossolane che acquistavano la cadenza di struggenti melodie. Robert Frost è un pota americano di San Francisco, ma divenne noto in Inghilterra nel 1897.
In Italia è ancora sconosciuto al grande pubblico, esiste solo una raccolta delle sue poesie, ma anche in America prima degli anni ’30 non era quasi ignoto , venne alla ribalta come vincitore del Premio Pulitzer con il suo quarto libro: A Further Range.
Robert Frost considerava se stesso un lupo solitario con un grande amore per la chiarezza e la semplicità. Aveva cominciato a scrivere in un momento in cui nella poesia americana la vaghezza cominciava a diventare una virtù e l'innalzamento dei muri della menzogna una abitudine.
Il solo altro suono è il fruscio
Del vento lieve, dei soffici fiocchi.
“E’ tutta questione di orecchio: L’orecchio è l’unico vero scrittore e l’unico vero lettore”, sosteneva Robert Frost intendendo che il senso del suono è la miglior parte del lavoro poetico.
La grandezza e l’originalità di Robert Frost consistevano nell’utilizzo di parole comuni e persino grossolane che acquistavano la cadenza di struggenti melodie. Robert Frost è un pota americano di San Francisco, ma divenne noto in Inghilterra nel 1897.
In Italia è ancora sconosciuto al grande pubblico, esiste solo una raccolta delle sue poesie, ma anche in America prima degli anni ’30 non era quasi ignoto , venne alla ribalta come vincitore del Premio Pulitzer con il suo quarto libro: A Further Range.
Robert Frost considerava se stesso un lupo solitario con un grande amore per la chiarezza e la semplicità. Aveva cominciato a scrivere in un momento in cui nella poesia americana la vaghezza cominciava a diventare una virtù e l'innalzamento dei muri della menzogna una abitudine.
Di chi sia il bosco credo di sapere.
Ma la sua casa è in paese: così
Egli non vede che mi fermo qui
A guardare il suo bosco riempirsi di neve.
Ma la sua casa è in paese: così
Egli non vede che mi fermo qui
A guardare il suo bosco riempirsi di neve.
Troverà strano il mio cavallino
Fermarsi senza casa vicino
Tra il bosco e il lago gelato
La sera più buia dell'anno.
Dà una scrollata al suo sonaglio
Per domandare se c'è uno sbaglio:
Per domandare se c'è uno sbaglio:
Il solo altro suono è il fruscio
Del vento lieve, dei soffici fiocchi.
Bello è il bosco, buio e profondo,
Ma io ho promesse da non tradire,
Miglia da fare prima di dormire,
Miglia da fare prima di dormire. (1)
(1)Robert Frost, Conoscenza della notte e altre poesie.Mondadori, Milano 1988
testo e opera di Antonella Iurilli Duhamel
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