Scritto da © Franco Pucci - Sab, 05/03/2011 - 12:55
Come una lucciola orba dalle pile scariche
cerco a tentoni nel buio una parvenza di luce,
mille lumini in attesa di scaccini compiacenti
che stanno morendo nell’asfissia dell’incenso.
Inginocchiato all’altare della tua indifferenza
sgrano pregando giaculatorie improponibili
mentre pensieri come plumbei nembi avviliti
agitano invano gli ultimi scampoli di dignità.
Basterebbe un lampo di umiltà per illuminare
questa pece che ottunde l’anima e il cuore,
ma il tuono rimbomba e un refolo incattivito
spegne le ultime fiammelle, soffoca il respiro.
Triste lucciola ormai spenta volteggio cieco
plano a tentoni le stanche elitre sul cuscino,
lascio il sudario che mi avvolge e discinto
attendo gelando il sudore una luce salvifica.
Il tuono del cuore annuncia la tua presenza
il mattino sorprende l’amore, è tornata la luce.
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