Scritto da © Franco Pucci - Mer, 12/01/2011 - 22:13
e tu dimmi perché
ancora la tua mano racconta brividi mai sopiti
e l’inverno del cuore indossa una coltre di neve calda
mentre gli occhi indugiano negli occhi il calmo fluire del desiderio
e spiegami ancora
com’è che nonostante la zoppia i fiati pareggino i passi
e sorrisi complici velati di circostanze irridano le curiosità maligne
di chi si perde nella ricerca affannosa di date e di numeri
e allora sì
sì è come allora, come sempre, forse come non è mai stato
stupiti noi di tanto ipocrita stupore quando le labbra si cercano
mentre gli sguardi scivolano sulla neve che imbianca i nostri anni
è così semplice
ma non lo spiegheremo, gelosi del nostro mordere il tempo
quando tutto sembrava iniquo ed avverso conquistando il domani
abbiamo cantato la stessa canzone con una voce sola ricordi le parole?
dimmelo ancora
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