Scritto da © john venarte - Lun, 11/01/2010 - 20:03
Cercami dove l'ombra incontra la notte
senza pudore nè fantasie bigotte,
dove ogni stella ha un suo riflesso,
mite ipnotico contatto tra se stesso.
senza pudore nè fantasie bigotte,
dove ogni stella ha un suo riflesso,
mite ipnotico contatto tra se stesso.
Nel mio corpo mortale tracce d'infinito,
impronte di una divinità di cui è svanito
lo spirito e la sua essenza,
icone d'una misera esistenza.
impronte di una divinità di cui è svanito
lo spirito e la sua essenza,
icone d'una misera esistenza.
Abbracci di bronzo, carezze di rame
che sono contorno di un cuore d'amianto
che batte...che corre...che ha fame...
che sono contorno di un cuore d'amianto
che batte...che corre...che ha fame...
e mosso dal vento e scosso dal pianto
rifrange e brucia le mie lame,
ferendo del cielo il suo incanto.
rifrange e brucia le mie lame,
ferendo del cielo il suo incanto.
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