Scritto da © giuseppe pittà - Lun, 05/03/2012 - 18:26
giro
ormai con l'inferno in
tasca
negandomi perfino il
sogno delle
tue mani
nel centro di un fuoco
senza
più un solo sogno
di questo proibirmi
l'amore in
un taglio netto del
pensiero
come infilare la
testa in
un buco da
ghigliottina
dando l'ordine del via al
meccanismo
finendo come
finiscono le cose
giro senza
alcun punto d'arrivo
ripensandoci nel
gioco del
solo pensiero
davvero non
ho neppure quello di
partenza
per una corsa
senza vita al
virus del burrone
dove senti
scorrere l'impeto di
un fiume che
non vedi ma
ascolti pieno di
minacce
ho voglia del volo
di un volo che
annulli tutto il
tempo di cui
ancora mi nutro
in questo mio
movimento
senza primavere
senza la viltà di
luci e raggi
senza la spinta di
un fulmine che
può restituirti al
mondo
cosi spento dalle
insegne della
strada
disperdo le
più piccole idee di
rinascita
con stretto al
cuore del disastro
l'involuzione di ogni
libertà
decidendo di provare
l'affilatezza del
destino
affidandomi al taglio
più netto
nel più infame tra i
provvedimenti
giocando ancora
una volta a
negarmi la semplice
soluzione della
speranza
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