Scritto da © davedomus - Dom, 15/11/2015 - 21:02
Così come fa la nebbia
si stende un velo di lucide follie.
Disegno solitudini in punta di dita
nell'esistere vago d’incerte inquietudini.
Su questo scoglio
sta la mia tristezza come granchio ignaro,
s'attarda in pensieri assenti
compagni di un'angoscia
che leggo nelle rughe della sera.
Ombre taglienti orlano il buio che verrà.
Mi salva la pioggia
con le sue gocce d’eterne memorie,
s'infittisce spazzando il selciato,
invade le crepe dei muri,
m'inzuppa la vita sbiadendo i ricordi.
si stende un velo di lucide follie.
Disegno solitudini in punta di dita
nell'esistere vago d’incerte inquietudini.
Su questo scoglio
sta la mia tristezza come granchio ignaro,
s'attarda in pensieri assenti
compagni di un'angoscia
che leggo nelle rughe della sera.
Ombre taglienti orlano il buio che verrà.
Mi salva la pioggia
con le sue gocce d’eterne memorie,
s'infittisce spazzando il selciato,
invade le crepe dei muri,
m'inzuppa la vita sbiadendo i ricordi.
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