Scritto da © Dario Menicucci - Sab, 30/09/2017 - 16:34
Sta in disparte il vento
seduto sulle scogliere;
stranamente in silenzio
sembra non aver voglia
di parlare.
seduto sulle scogliere;
stranamente in silenzio
sembra non aver voglia
di parlare.
Chiuso è l'azzurro
e il cielo di nuvole imbronciate
si stende
sul mare torbido
di onde dense e pensierose.
e il cielo di nuvole imbronciate
si stende
sul mare torbido
di onde dense e pensierose.
Si muove piano
la città ai suoi piedi
segnata e ferita
nel suo involucro
di macerie e dolore.
la città ai suoi piedi
segnata e ferita
nel suo involucro
di macerie e dolore.
Acqua impastata e lacrime
avvolgono ancora
la vita e le memorie
rubate in un istante,
con i progetti e i sogni.
avvolgono ancora
la vita e le memorie
rubate in un istante,
con i progetti e i sogni.
Ma ora quel lamento
posato sopra il fango
si è dileguato
per divenire un canto
di giovani mani e cuori generosi.
posato sopra il fango
si è dileguato
per divenire un canto
di giovani mani e cuori generosi.
E il loro battito si alza forte al cielo
col nuovo vento che gioca nel sereno
ed un sorriso torna tra le case
sulla mia terra
di mare e di tramonti
col nuovo vento che gioca nel sereno
ed un sorriso torna tra le case
sulla mia terra
di mare e di tramonti
...
...
A Livorno la mota è il fango
quindi motosi equivale a fangosi.
I Livornesi hanno chiamato bimbi
motosi tutti quei giovani volontari
che hanno aiutato a togliere il fango
dalle strade e le case degli alluvionati
quindi motosi equivale a fangosi.
I Livornesi hanno chiamato bimbi
motosi tutti quei giovani volontari
che hanno aiutato a togliere il fango
dalle strade e le case degli alluvionati
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