“Capitolo 32/60. Compito per le vacanze”
Dove il Nostro legge, nel dopocena, a genitori e operatori del Locus il seguente testo…
Dunque, immagino che tutti dovete fare i compiti per le vacanze. Di Italiano, sapete che quegli esauriti di prof vi sparano prima o poi il fatidico “Racconta le tue vacanze”… grande fantasia, come al solito… Io l’ho fatto, anticipato, e me lo sono già tolto.
Svolgimento.
Nella Struttura Ricettiva Ecoambientale del Locus si svolge una breve e intensissima full immersion di sopravvivenza, con limitate e scadentissime scorte alimentari. Oppure ci si ciba di foglie, radici e piccoli insetti che ogni allievo soggiornante dovrà catturare solo con le sue forze.
Il corso prevede arrampicata libera, attraversamento della giungla senza mezzi tecnici di orientamento, ma solo basandosi sul cielo, sul terreno e sulla corteccia degli alberi. Sveglia alle cinque di mattina, innumerevoli flessioni, percorso strisciato sotto reticoli di filo spinato.
Che i migliori poi entreranno nei gruppi ecoterroristi clandestini affiliati a Greenpeace…
Vi è la parte di studio specialistico di ogni genere di piante. Per le piante, ad esempio… la sequoia… il baobab…la mangrovia, molto tipiche di queste parti… o il ciliegio (da cui si estrae la manna, prodotto base per ottenere… il caucciù… o i detersivi per lavatrici o lavastoviglie)… e pure l’eucalitpo! (che mi ricordo che Eulalia, animatrice, mi ha detto che col suo legno ci si fanno i paletti per conficcarli nel cuore ai… come era già, Eulalia? … ah sì, nel cuore ai lupi mannari! Che i lupi mannari sono dei soggetti che hanno subito la metamorfosi a causa dell’eccessivo ingerimento di manna )…
In questo posto bisogna distinguere l’albero in modo dettagliato in base alla forma delle foglie. Ci sono, ad esempio, foglie a… losanna, a zurigo, a ginevra… foglie romboidali, foglie… tromboidali! Foglie trapezoidali, pedali, foglie scalene, foglie falene, lucciole… escort di lusso! Foglie lombari, renali, cardiache, cervicali eccetera.
Fra i mammiferi c’è da studiare in questo posto, ad esempio, i koala… la donnole, i masculi…
Fra gli insetti, molto diffusa è la vedova nera, ma anche la vedova inconsolabile, ma molto di più la vedova consolata… E fra gli insetti, ancora... il cervo volante… il leone marino, il cavallo sottomarino, il ghepardo cacciatorpediniere, l’antilope portaerei C-6, colpito e affondato!
Importanti, nel Locus, anche i rettili, come i gechi (da cui fu fatto il film “Dottor Gechi e Mister Hyde”). E poi ancora, di rettili, il velociraptor, il t-rex, lo pteranodonte che Spielberg ci ha girato, qui, qualche pezzo di Jurassik Park) …eccetera eccetera ….
(Il testo viene requisito immediatamente dai responsabili del luogo, la causa di calunnia e diffamazione è appena iniziata)
“Capitolo 33/60. Watson again”
Dove il Nostro, a Giardini Naxos, conosce due inglesi, sorprendentemente omonimi ma non parenti: i signori Watson, rispettivamente di Brighton e di Southampton. Il primo è proprietario di una scuola privata: la “Elementare Watson”. Il secondo gestisce una drogheria: la “Alimentare Watson”.
“Capitolo 34/60. Entomomachia da camera”
Dove il Che assume la cintura nera di Entomolotta (o Entomomachia) da camera, consistente nel cacciare o uccidere cimici, ragni, falene, zanzare eccetera, sotto gli occhi attenti e apprensivi di figlia in preda a convulsioni isteriche da fobia.
“Capitolo 35/60. Ecosostenibilità”
Dove l’Eroe protagonista si scopre ecosostenibile. Le sue urla, indirizzate alla Ninha, vengono bene eco-sostenute e assorbite dalle pareti della camera e dai ghiacciai delle Dolomiti siciliane, senza provocare valanghe e slavine e senza conseguenze in termini di costi umani.
“Capitolo 36/60. Entropia da camera”
Dove il nostro Picaro, vista la condizione della camera in cui dorme da alcuni giorni con la Piccola, riformula la legge sull’entropia. Alla luce dei nuovi dati emersi dall’arrivo nel Locus, l’entropia sarebbe l’equivalente della Costante di Boltzmann moltiplicata per il logaritmo naturale delle possibilità di distribuzione casuale dei capi usati e degli effetti personali di Padre e Figlia. Le possibilità di trovare un oggetto sono inversamente proporzionali all’urgenza e all’ansia con cui lo si cerca.
“Capitolo 37/60. Mistero trinitario”
Dove si dimostra che al Padre, a volte, per comprendere la Figlia, serve un grande senso dello Spirito… Santo… molto Santo (ma è ragionevolmente plausibile anche l’affermazione inversa).
“Capitolo 38/60. Uomo della Medicina cellulare”
Dove il Nostro, alle grotte di Pantalica, improvvisandosi sciamano cheyenne, compie rito animistico per supplire alla mancanza di campo del cellulare. La Creatura, valida assistente squaw, seguendo le istruzioni dello stregone, con le mani cattura in un batter d’occhio un’onda Tim. Il cellulare improvvisamente funziona e si stabilisce il contatto con i nonni materni. Prima frase della ex-suocera alla Piccola: “Disgraziati! Sempre a zonzo, ah? E dove te portò de bbello quello scecco de tu’ patri?”. Donna charmante e dalla brillante tenzone polemica di scuola siracusana.
(continua)
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