Scritto da © Bruno Amore - Dom, 23/10/2011 - 09:07
Vi prego ditemi
se è poesia quello che io sento
alla sera quando mi addormento
le parole del giorno, farsi silenzio
come foglie morte posarmisi addosso
leggere cullate un po' dal vento
coprirmi, quietando ogni turbamento.
Al mattino, immaginare fessure
cercando di indovinare se c'è il sole
tendere l'orecchio ai rumori d'attorno
riconoscerli, distinguerli, chiamarli
come compagni per un nuovo giorno.
E quando piove, nello scrosciare lento
in quel suono, cercare un messaggio
che dica il senso di dove vengo
o dove dovrò andare dopo sveglio.
Quando sogno di scorrere nel tempo
nel rosa acceso della sua bellezza
circondare il desiderio, cercare
lì accanto un afflato, un appagamento.
E nella commozione che carezza ogni pianto
quello che tocca o che è toccato altrui
sentire l'incantesimo come tua sostanza.
E, se fosse
insegnatemi tutte le parole
perché possa dire quanto
voglio unirmi a voi in questo canto.
Vi prego ditemi
se è poesia quello che io sento
alla sera quando mi addormento
le parole del giorno, farsi silenzio
come foglie morte posarmisi addosso
leggere cullate un po' dal vento
coprirmi, quietando ogni turbamento.
Al mattino, immaginare fessure
cercando di indovinare se c'è il sole
tendere l'orecchio ai rumori d'attorno
riconoscerli, distinguerli, chiamarli
come compagni per un nuovo giorno.
E quando piove, nello scrosciare lento
in quel suono, cercare un messaggio
che dica il senso di dove vengo
o dove dovrò andare dopo sveglio.
Quando sogno di scorrere nel tempo
nel rosa acceso della sua bellezza
circondare il desiderio, cercare
lì accanto un afflato, un appagamento.
E nella commozione che carezza ogni pianto
quello che tocca o che è toccato altrui
sentire l'incantesimo come tua sostanza.
E, se fosse
insegnatemi tutte le parole
perché possa dire quanto
voglio unirmi a voi in questo canto.
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