Scritto da © Wingdings - Mar, 13/07/2010 - 02:02
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Come un muro caduto,
squarciato, di silenzio innominabile.
Un muro quadrato.
Il mondo ruota
d’ellissi e sinossi,scossi ventri
d’uva caduta. Come vetri rotti.
E botti,
per feste e patroni,
per santi e omissioni.
Come un muscolo fermo che
ha sempre cercato.
Lì,
al centro,
dove stagnano i dolori.
Sebastiano Infantino
13 luglio 2010
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