E' un bosco fitto che si staglia sopra il bordo dei miei occhiali, torma di conchiglie bottiglia su radici di terra rossa. Un movimento ondulato, come di rondine a planare, sospetto primaverile con in tasca germogli acerbi.
Morso succoso, entra nei polmoni al primo sospiro, inizio a galleggiare su una pozza piccola come un oceano.
Stiamo lontani dalla riva e dalle feritoie della gabbia.
Immobili come foto seppia, nella parte a vista,
i pensieri no.
In una casa bianca, sul tavolo della cucina, i fiori freschi nel vaso asimmetrico. Una tenda supportata dalla corrente, raggiunge lo spazio al centro.
Brezza impalpabile sul letto ancora caldo.
[ti abbraccio da dietro]
- Blog di Manuela Verbasi
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