Scritto da © Franca Figliolini - Mer, 15/09/2010 - 09:39
cos'avresti detto tu, Pierpaolo
di questi nuovi volti che affollano la città
così diversi dai tuoi protervi angeli
innocenti e cattivi
eppure così uguali,
disseminati per le periferie della capitale
sempre più lontane
e risonanti di nulla
sguardi antichi di inca
o re africani
sguardi asiatici
o slavi
e tutti inermi, tutti
anche i crudeli, gli ubriachi, i ladri
si, anche loro
persi come erano persi nel sogno d'una vita
[degna
affogata nell'ignominia del nulla suburbano
nulla di mondezza e sterpi
casupole e stenti
ghignante sfruttamento e odio
e le bambine puttane
dalle gambe lunghe e i culi sodi
ricattate
assediate
povere bambine non bambine
sole
lungo le strade buie
e dei bambini nuovi nati
senza patria
stranieri ovunque
cos'avresti detto tu?
(...) Quel borgo nudo al vento,
non romano, non meridionale,
non operaio, era la vita
nella sua luce più attuale:
vita, e luce della vita (...)
citazione da Pier Paolo Pasolini, "Il pianto della scavatrice" ("Le ceneri di Gramsci")
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