Scritto da © ComPensAzione - Dom, 04/08/2013 - 08:31
E' il momento di mettere le cose in chiaro, non ne posso proprio più di come questa storia del peccato originale abbia rovinato la mia reputazione e, di conseguenza, quella di tutta la mia progenie femminile, perciò ho deciso di raccontare tutta la verità.
Dunque, io e Adamo ce ne stavamo tranquilli là nel Paradiso con l'unica occupazione di gustarci la vita, era tutto così bello ed io ero incantata da ogni cosa. Adamo aveva la spiccata inclinazione al voler sapere per filo e per segno il significato di ogni cosa e a me questa sua curiosità piaceva, era divertente ascoltare i suoi dubbi, e a volte rassicurarlo raccontandogli storie, sì, sono sempre stata molto brava a raccontare storie. Dio era con lui accondiscendente e gli lasciava far tutto e, come ho acquisito per esperienza, è la prerogativa del primogenito, ma non conoscevo invidia, per questo, lo amavo così tanto che non mi pesava. Dio aveva posto un unico limite : non mangiare dell'albero della Conoscenza.
Ma questo divieto diventò per Adamo una vera fissazione. Si piazzava davanti all'albero per ore, ne studiava il tronco, le foglie e i frutti.
Un giorno venne a dirmi che uno degli animali del Paradiso gli aveva detto che i frutti di quell'albero gli avrebbero donato la conoscenza assoluta e che nessun dubbio l'avrebbe più attanagliato. Gli consigliai di lasciar perdere, ma tornava spesso sull'argomento, quasi per avere da me l'approvazione, ma non gli diedi spago.
Un giorno che me ne stavo tranquilla a schiacciare un pisolino mi svegliò trafelato e mi accorsi subito che qualcosa era cambiato perchè mi disse di coprirmi le 'vergogne' e si era coperto anche lui, e non capivo, parlava in modo così concitato e con gli occhi da folle che lo accontentai. Poi mi disse che aveva il timore che Dio non lo avrebbe più amato, che sarebbe stato così deluso di lui da cancellare l'intera Creazione, e che mi amava e il solo pensiero di perdermi lo faceva soffrire immensamente e , poi, alla fine di questo bel discorso, mi confessò di aver mangiato dall'albero proibito, e si mise a piangere disperato.
Lo consolai e gli dissi di non preoccuparsi, che avrei sistemato tutto io . Quando la voce di Dio ci chiamò con un tono che preannunciava qualcosa di terribile, ci presentammo a Lui e io mi presi la colpa di tutto.
Perdonatemi donne... io lo feci per amore ...
»
- Blog di ComPensAzione
- 1102 letture