Scuola di ipocrisia?

Si era piazzato al tavolo della cucina, sistemato il foglio bianco con un ordinato arcobaleno di pennarelli accanto, e aveva iniziato a disegnare intercalando il suo lavoro con domande alla madre impegnata a preparare la cena.
- Cosa fa la luna in cielo, mamma? - - Illumina la notte, tesoro. - - Non la illumina mica tanto, però.- - Perchè non è una stella.- - Ah! Ma neanche le stelle illuminano tanto.- - Perché sono lontane. Anche il sole è una stella e vedi come illumina perché è vicino.- - E la luna è lontana?- - E' vicina alla terra.- - Ah! E si vogliono bene? - - Chi si vuole bene? - -La luna e la terra.-  Pausa di riflessione - Non so se si vogliono bene, tesoro.- - E tu mi vuoi bene ? - - Ma certo che ti voglio bene.- - Quanto bene? Tanto quanto la terra e la luna ?- - E anche tutte le stelle.- -Ah!-  
Il bambino continuò per un po' a disegnare in silenzio, poi posò il pennarello. - Mamma, guarda, ti piace il mio disegno?- Il foglio era vergato da strisce di colori, scarabocchi senza un senso logico. La donna lo prese, non sfuggì al bambino il suo sguardo perplesso, e poi - E' bellissimo, tesoro. -  Il bimbo riprese il foglio, lo squadrò corrucciato - Per me lo dici solo perché mi vuoi bene...-