Scritto da © Isidhermes Siviglia - Ven, 25/09/2009 - 14:51
Come tempesta e come oasi
sei nella mia vita
goccia di cielo gonfio equatoriale
che rimbalza a carnosa foglia
e si frantuma a gioia di zampilli
ebbrezza di silenzi e di penombre
consegnarsi a follia di devozione
un amare mangiare
d'angelo animale
dio che s’incarna in rischio di dolore
alleverò l’unica rosa del mio eden
getto il mantello che mi protegge
sul fangoso bordo della strada
pronto a ferite mortali
stupido legionario dell’esistere
e pulsare.
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