Scritto da © Marcello Caloro - Lun, 05/12/2011 - 15:07
Qui, dov’è silenzio
rompo l’incanto
e grido il nome tuo.
Perché qui, dove io canto
affido al vento
il mio tormento
e se tu mai udir potrai
questo momento
per sempre resterà così
fermo nel tempo
e l’eternità dovrà
piegarsi a noi, si.
Qui, senza un lamento
stendo il mio pianto
smarrendo gli occhi tuoi.
Perché qui, sono contento
mi sia il cielo accanto
che ascolta attento
e se perdermi vorrai
tra le tue braccia
in nube mi trasformerò
come d’incanto
planando su di te
bagnandoti di me, si.
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