Scritto da © michelazanarella - Gio, 14/07/2011 - 16:28
Come il soldato
che devolve il suo destino
alle polveri,
tu hai appeso le tue gocce
di vita
ad un pavimento
di sillabe.
Nel concime di un tempo superbo,
ti sei trovato poeta
di una terra ruvida e sorda,
solo trai seni
di un’eternità sporca.
Avresti voluto
non abitare gli orizzonti
con la morte,
avresti voluto cibarti
di candori materni
e periferie gonfie
d’umana memoria.
che devolve il suo destino
alle polveri,
tu hai appeso le tue gocce
di vita
ad un pavimento
di sillabe.
Nel concime di un tempo superbo,
ti sei trovato poeta
di una terra ruvida e sorda,
solo trai seni
di un’eternità sporca.
Avresti voluto
non abitare gli orizzonti
con la morte,
avresti voluto cibarti
di candori materni
e periferie gonfie
d’umana memoria.
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