Scritto da © Runa - Gio, 05/11/2009 - 22:18
Quasi ho dimenticato il tuo volto
che mi appariva come mantello della Notte
come rugiada cristallizzata di sogni
Che quasi ho dimenticato come batteva forte il cuore
non ho avuto il tempo
di contaminartelo nella memoria
Mi sei passato affianco come un lampo di Fuoco Spento
squarciandosi negli occhi
che oggi si chiedono di cosa lacrimeranno ancora
nei nuovi giorni avvenire
Tremerò nel nuovo percorso Inconscio
La Natura di certo sarà clemente
con la stanchezza del mio volto
Ricamandomi fra le rughe la nebbia
mi abbandonerò allo stretto sorriso
che ancora le mie guance
avranno la forza di affrontare
come fruscio di vento freddo
che mi ricorderanno le Tue carezze
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