Scritto da © Francesco Paolo - Gio, 14/04/2011 - 09:38
Nell’impeto del respiro soffocato
cadevano giù come sassi
a disperdersi senza più vita
in fondo ad un azzurro
che cielo non fu
se non dopo la morte.
Altri presi per capelli
riportati a terra
adesso sanno
di questo mondo
non diverso
dal fondo dell’inferno.
Finta
falsa
e bugiarda la vita
nell’inganno e nell’illusione
nella gorgia e nel possesso
nell’egoismo e nel razzismo.
Vedo
ascolto
e piango:
uomo sono anch’io,
lasciatemi partire
libero
per dove c’è il mare
cercando la vita
per dove
c’è anche la morte.
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