Scritto da © Bruno Amore - Lun, 07/12/2009 - 13:11
Ti siano mozzate le mani
ancorché giunte in preghiera
verso la croce che ostenti
sul petto e nei riti
che fosse vero Dio
l’avrebbe allora già bruciate
Avessi fatto le ultime della vita
con quelle prima di raggiungere
la sua pubertà vulcanica
assetata di mistero nuovo fecondo
di proibiti recessi del corpo
dei sensi della mente
Furasti la fede del discente
dalla tua scienza abbagliato
mostrandogli un eliso
sempre dal pulpito dannato.
Come saper qual’era
il giusto dato?
Dita bianche tal penne di colomba
l’ostia e il calice alzavano
con studiata grazia
egualmente molcere lui
nel dionisiaco rito altro
e quando venne luce alla sua mente
confessati! gli dicesti
autoritariamente.
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