Scritto da © Alessandro Moschini - Dom, 06/05/2012 - 17:22
Cade la rosa
e impatta sulla pelle
entrando con le spine
nella carne.
Son versi imbavagliati
che sgorgan come sangue
e nel sangue
soppressi sono stati.
Cade la perla
e impatta contro gli occhi
spaccando come tuorli
le pupille.
Qualcuno ha atteso
di intingervi il suo pane
come avvoltoio
sulle carcasse del silenzio.
Cadono i trucchi
ed imbrattan la bellezza,
lividi e morchia
a deturpare il viso.
Nessuno vede
Sotto a queste vesti
nemmeno il sangue
che e' colato ai piedi.
Ma i versi quelli si
si son salvati.
Sono volati
sulla testa dei soprusi
che con Allah
non han mangiato insieme.
Non basteranno i sassi
lanciati a lapidare
il mio corpo soccombuto
a far soccombere
e star sotto le parole.
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- Blog di Alessandro Moschini
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