Scritto da © Wingdings - Ven, 19/02/2010 - 01:44
...
Nasce all'improvviso
come il volto di un amico
e si trasforma nell'ombra di una pietra
nel deserto.
Nasce,
si muove.
L'onda dell'essere per sembrare
scompare.
Ma è solo un attimo
e mi pare di rivedere
quelle chiese di pietra d'autunno,
quelle strade di quieto diurno
andare.
Ora
trasformo aria in acqua,
rumore in silenzio
d'oltreoceano.
Ritrovo il sembrare per essere,
la metafora del parlare
sbagliando accenti banali.
E' la parentesi sbagliata
d'una espressione matematica
che ha come risultato la vita.
Quelle chiese di pietra d'autunno,
quelle strade di quieto diurno,
morire.
Sebastiano Infantino
Venerdì 7 marzo 2008
Nasce all'improvviso
come il volto di un amico
e si trasforma nell'ombra di una pietra
nel deserto.
Nasce,
si muove.
L'onda dell'essere per sembrare
scompare.
Ma è solo un attimo
e mi pare di rivedere
quelle chiese di pietra d'autunno,
quelle strade di quieto diurno
andare.
Ora
trasformo aria in acqua,
rumore in silenzio
d'oltreoceano.
Ritrovo il sembrare per essere,
la metafora del parlare
sbagliando accenti banali.
E' la parentesi sbagliata
d'una espressione matematica
che ha come risultato la vita.
Quelle chiese di pietra d'autunno,
quelle strade di quieto diurno,
morire.
Sebastiano Infantino
Venerdì 7 marzo 2008
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