Scritto da © Bruno Amore - Mar, 22/03/2016 - 22:08
Eppure non era il solito semibuio
anche se i bianchi erano azzurrini
come sempre ma, Fausto Papetti, il divo
aveva appena messo su una sordina vera
quasi a chiamare a più vicina presa.
E l'odor di muschio o essenza amara
che dal suo collo alle mie nari andava
quel vestitino nullo che non stava fermo
quasi come un velo di chiffon tra noi era
frapposto ad arte e lì diceva, oh se diceva.
Le parlavo sottovoce ma non seppi mai
quali e quante cose, lei tacque sempre
solo con la punta delle dita fece carezze.
Quando la tromba si perse nel brusio
ci prendemmo per mano e andammo via
forse parlammo o forse solo pensammo.
Non ricordo altro, perché fu un addio.
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