Scritto da © Bruno Amore - Mer, 09/10/2013 - 08:00
Siam figli di Caino, alla fin fine
perché meravigliarsi se qualcuno
sputa sul fratello appena scuro.
Gelosi da sempre del pane bianco puro
non lo spartimmo mai, sin dai primordi
dividemmo il mondo in bello e brutto:
ai violenti toccò il meglio, agli altri
se mai furono figli, il peggior frutto.
Questi vengono al nostro desco a questuare
quello che dalla cornucopia può cadere
e spaventano per quell'insano verme
che dal ventre agli occhi li fa identificare
la povertà e la guerra che non sanno contrastare.
Ed è ancora, come da secoli, il “vade retro”
ché ci potrebbero tutti contagiare
perché meravigliarsi se qualcuno
sputa sul fratello appena scuro.
Gelosi da sempre del pane bianco puro
non lo spartimmo mai, sin dai primordi
dividemmo il mondo in bello e brutto:
ai violenti toccò il meglio, agli altri
se mai furono figli, il peggior frutto.
Questi vengono al nostro desco a questuare
quello che dalla cornucopia può cadere
e spaventano per quell'insano verme
che dal ventre agli occhi li fa identificare
la povertà e la guerra che non sanno contrastare.
Ed è ancora, come da secoli, il “vade retro”
ché ci potrebbero tutti contagiare
sbarcano nella speranza che potranno avere
discendenti geneticamente modificati
come i figli i Caino, al di qua del mare.
come i figli i Caino, al di qua del mare.
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