Scritto da © Bruno Amore - Mar, 30/10/2012 - 16:39
Da quando mi pettino
l'autunno rado dei capelli
cerco ricordi primaverili
e tanti più non li trovo.
Mi vengono in mente
solo giorni brutti più che belli
pieni di niente e d'abbandono.
Allora sento d'essere paziente
verso quelli che fanno fatica
a correre e spesso non trovano
che pane duro per i denti,
bruciano il tempo ad evitar
che il mondo gli sfugga tra le dita.
Una gara con sé, se son qualcuno
coi sogni che si affastellano nel capo
gli occhi sbarrati per afferrar la luce
d'una cometa, un astro, ch'è passato.
Da quando mi pettino
l'autunno rado dei capelli
cerco ricordi primaverili
e tanti più non li trovo.
Mi vengono in mente
solo giorni brutti più che belli
pieni di niente e d'abbandono.
Allora sento d'essere paziente
verso quelli che fanno fatica
a correre e spesso non trovano
che pane duro per i denti,
bruciano il tempo ad evitar
che il mondo gli sfugga tra le dita.
Una gara con sé, se son qualcuno
coi sogni che si affastellano nel capo
gli occhi sbarrati per afferrar la luce
d'una cometa, un astro, ch'è passato.
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