La siesta nel meriggio | Poesia | Bruno Amore | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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La siesta nel meriggio

 
Quando il sole martella il galestro
tanto da farlo fendere, scricchiolare
e sfogliare in lamelle fragili sottili
che prendono giù dal banco a scivolare
intorno non c'è che una lucertola verde
inerte per il sangue freddo riscaldare.
Certi arbusti chiudono le foglie a ombrello
e la cicale buca quel silenzio, come fa
l'artigiano operoso col trapano nel legno.
Primo meriggio nella campagna assolata
il bracciante riposa dietro il covone
le massaie discinte sonnecchiano un'ora
sulla paglia stesa a terra nell'androne.
Muta la trebbia per non turbar la pace
l'afa comanda queste pause antiche
tutto pare fermarsi invece aspetta
per ricominciar di lena, perciò tace.
 

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