Scritto da © Bruno Amore - Sab, 05/01/2013 - 08:40
Un grande pianista e musicista ha detto:
“Sono quello che suono, vivo felice”.
Ha il bene in sé inciso, come premio.
Chi è costretto a vivere in un “anus mundi”
che risposta darà all'interlocutore:
“Sono il male, questo è il mio castigo”?
Ma, lui, quale colpa ha della sua nascita?
(Riflessione sulla lettera di R.L. Montalcini a P. Levi.)
Un grande pianista e musicista ha detto:
“Sono quello che suono, vivo felice”.
Ha il bene in sé inciso, come premio.
Chi è costretto a vivere in un “anus mundi”
che risposta darà all'interlocutore:
“Sono il male, questo è il mio castigo”?
Ma, lui, quale colpa ha della sua nascita?
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