Scritto da © Bruno Amore - Mar, 04/02/2014 - 08:49
Quando Lo portai alle spalle
quietamente appeso
sapete...nello zaino da bambino
su per i sentieri, nel bosco
nelle terre di sua madre
lassù ben oltre il piano
capii che mi stava penetrando
un sentimento nuovo
alto, eppur sgomento.
Sentii che ora avevo
il compito a me strano
d'occuparmi io, di lui
sempre distratto da un grillo verde
saltato sopra un ramo
e raccontarglielo
tenendogli la mano.
Scansargli lai e giorni che
nella vita ci sono, e spesso
possono esser tristi, neri
e alle volte bui.
*
Quando docilmente La seguii
sulle dune sabbiose della spiaggia
dove assorta e con l'occhio vispo
censiva sopravvissute colonie
di elicriso
mi commossi e tanto godetti
di quell'impegno, di quella passione
che le arrossava il viso
tant'era l'emozione.
Presi quelli per fausti segni
come la sorte m'avesse fatto dono
d'una sensazione unica, arcana
che non avrei provato
se mai mi fosse nata.
Quando quel sogno suo
s'è realizzato
ho toccato con un dito
il cielo e tutto il paradiso.
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