C'è troppa crisi nei rapporti umani

Mi perdoni Signor Presidente...
oh! che le pare ch'io sia persona
che possa far offesa a chicchessia?
Chiedo clemenza alla Corte
per cose spensierate, malaccorte
accetterò di buon grado, è di legge
l'ammenda che sarà, e così sia.
Senza malizia entrai dalla Signora
che sapevo ospitale, gentile, generosa
e se la colsi a letto, in posizione prona
non pensai fosse per ozio...
che fosse una poltrona.
Con quel ben di dio in bella mostra
credetti fosse per me una proposta
non dissi nulla, lei nulla mi rispose
mi spogliai nudo e ratto m'accostai
alle di lei invitanti, chiappe adipose.
In verità godette l'animo e la verga
credetti  la signora assai contenta
che nel mio cuore sempre alberga
la voglia di far del bene, mi consenta.
Lei parve ridestarsi all'improvviso
da un sonno, un sogno, tosto interrotto
mi apostrofò di brutto e di gaglioffo
mi chiese cento euro così, di botto.
Io posso, Presidente, ho tanti mezzi
ma farmi buggerare in questo modo
dalla Signora che so avere certi vizi...
Ebbi uno scatto, lo ammetto, forse scomposto
scossi le spalle, tirai su le braghe, misi la giacca
e la mandai in quel posto.