Scritto da © Bruno Amore - Gio, 18/09/2014 - 11:14
D'antico motto è bistecca “alla fiorentina”
tagliata dal lombo d'un bel vitellone
della famiglia nobile chianina
la coda va semmai sotto il cupolone.
Non ci dev'esser trucco manco inganno
scende a filo d'una costola il coltello
e taglia lungo la prossima il nodello.
Se ha il giovenco giusta età e giusto peso
ci darà quel ben di dio non sua sponte
frollate all'uopo al fresco, beninteso
fette da carati ottocento a più di mille
e senza condirle alla brace pronte.
Una carezza di Vulcano da una parte
un altra chiuderà il sangue da quell'altra
poi ritta sull'osso a T giusto il tempo
per imprecar qualcosa sul maltempo.
Non troppo n'è troppo poco dice il verbo
s'ha da fiaccare al dente solo il nerbo
ha da mantenere il cuore color rosa
come le guance accese d'una sposa.
E poi che morbida succosa tu la curi
con una presa di sale che il gusto esalta
darai perché il morbido si spanda e duri
qualche goccia d'oro spremuta dal frantoio
ti scenderà giù per la strozza come rosolio.
»
- Blog di Bruno Amore
- 1343 letture