Scritto da © Franco Pucci - Dom, 11/07/2010 - 17:48
come il profumo intenso dell’asfalto bagnato
d’estate quando il sole si fa più cattivo
anche l’erba che vira dal verde al bruno
assetata come tutta la natura che in attesa
d’estate quando il sole si fa più cattivo
anche l’erba che vira dal verde al bruno
assetata come tutta la natura che in attesa
benedice l’arrivo dell’acqua a volte avara
per estinguere l’arsura e pulire i cuori
come il profumo aspro del vino nelle botti
stipate in cantine né umide né asciutte
indifferenti delle necessità della natura
grigie botti anemiche di mescite cittadine
in bottiglie improbabili tra mani callose
e il bicchiere di rosso poggiato sul banco
stipate in cantine né umide né asciutte
indifferenti delle necessità della natura
grigie botti anemiche di mescite cittadine
in bottiglie improbabili tra mani callose
e il bicchiere di rosso poggiato sul banco
come il profumo materno del pane caldo
sfornato dal fornaio mattiniero sottocasa
il bianco della farina nelle mani incipriava
il cartoccio bruno che il garzone stringeva
i gradini della scala da fare quattro a quattro
e la consegna all’ora del desinare sul desco
sfornato dal fornaio mattiniero sottocasa
il bianco della farina nelle mani incipriava
il cartoccio bruno che il garzone stringeva
i gradini della scala da fare quattro a quattro
e la consegna all’ora del desinare sul desco
così ora l’asfalto fuma e il profumo che sale
da un senso ai ricordi che prepotenti riaffiorano
per sciogliersi dolcemente benefici nell’anima
è bastata una pioggia e un insieme casuale
per regalarmi nel profumo un sorriso di gioventù
al bar, tra un’ombra di vino e un panino, respiro
da un senso ai ricordi che prepotenti riaffiorano
per sciogliersi dolcemente benefici nell’anima
è bastata una pioggia e un insieme casuale
per regalarmi nel profumo un sorriso di gioventù
al bar, tra un’ombra di vino e un panino, respiro
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