Scritto da © baccaodorosa - Lun, 18/01/2016 - 18:35
frecce affilate
aculei nel costato
mentre lascio aperta l'ultima ferita
a ricordarmi bene il suo dolore
annusarlo da vicino
aspro come queste albe
così pungenti da tagliarmi i pensieri
affettando i sogni
con le mani ferite
ancora giunte dall'ultima preghiera
mentre il fuoco di questo nuovo santo
arde vendetta
scorrendo lentamente
sui sentieri impervi
di un cielo che esplode di rosso
accoccolato sulle colline innevate
da poco
apri le gambe e godi ora
signora mia
spicca il volo assassina
di questo tempo così indietro
per raggiungerti
fra le lenzuola
ancora madide
del suo ultimo addio
assaggiato leccandogli l'orgoglio
in un giorno di follia
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