Scritto da © Franco Pucci - Gio, 24/05/2012 - 17:47
Scendeva lenta.
Una nuvola di polvere bianca
inargentava il verde della laguna.
Acre l’odore che l’accompagnava
mentre tingevo i polpastrelli.
Cenere?
Il tuono sopravanzò il lampo
quando sopravvenne la ragione.
Attimi di vita bruciati danzando
intorno al falò delle illusioni.
L’urlo non sortì, non ebbe voce,
rimase così, appeso al dolore
come lisca conficcata in gola
straziando nel silenzio l’anima.
Compresi l’assenza della voce
nella cenere di quegli attimi riarsi,
il falò era spento da tempo
ed io non me n’ero mai accorto.
Scendeva lenta.
Il mare l’ha inghiottita.
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