Scritto da © Anonimo - Lun, 18/07/2011 - 18:43
Un arpeggio di pensieri
vibra in gola.
Ti canta dentro
la mia presenza.
E’ uguale in me
il tuo canto,
nel silenzio
che guarda l’immagine scritta.
Sono note vestite d’inchiostro
sgorgate
dalla penna del poeta
quando canta
all’anima
l’ombra del volo
che riga le guance
e rivolta
l’orlo della sua memoria.
(Tratta dalla silloge - "Equilibrio instabile")
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