no non avrai più il mio cuore
cosi parlo ad un corvo spettatore
nell'ultimo istante
del suo sogno misero
un piccolo pettirosso,
ero affamato
con il becco semi aperto
le piume striscianti
a ridosso di un fossato.
persino la neve
aveva disertato
quel prato,
non c'era un alito di vento.
trascinavo lamia vita
schiava della fame,
ogni sasso era pagnotta
ogni stilla di rugiada sorgente.
vaneggiavo
come fossi alla sua corte
tra lazzi e fischi
ridevo di me stesso.
misi a fuoco
una stella ad oriente
cosi calda nella notte
che il mio cuore si sfece
urlai ad ogni eco
fermatela
e rubai una rosa con il becco
per donargliela
volai
contro il cielo
con lo sguardo perso nell'incanto
della sua luce
ma le ore si persero
nelle brume
di una fastidiosa alba
solitario inciampai sulla spina
di quella rosa
ma non sentii dolore
avevo perso tutto
dietro un inutile amore.