Infingarda la luna
filtra il buio,
quella lama di luce
ti colpisce,
una distratta mano
ha permesso questo
e lo scuro ti schiarisce.
la notte
prende visione di te,
elemento
eri sempreverde
pieno d'anni
avevi profonde radici
ora giaci immobile,
t'avviti
nei rimpianti
di rami e voci
d'altalene
di fruscii lontani
ora
sotto un fine strato di polveri
sonnecchi e riascolti
il vento
di cui hai goduto carezze,
scrigno le sigilli.
Scorticato il tuo legno dall'uso
ma in un angolo del costato
ancora il lucido di un disegno
impresso a caldo
che conserva il tocco
di un attento impegno.
Di quel vitale tempo
il ricordo.
La luce della lampada ha un brivido
sente dentro di te uno spasmo.
in ordine
tra pieghe
pizzi
fogli
storia
s'animano presentandoti
le distanze.
Scricchiolio muto
nell'angolo del tuo mondo,
l ' interno
non più intero,
in volata è entrata
vorticosamente
indiscreta
nell' anima
una tarma.
- Blog di ariele57
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