I fratelli De Filippo - Eduardo - | Recensioni | Antonio Cristoforo Rendola | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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I fratelli De Filippo - Eduardo -

Eduardo in una scena di "Questi fantasmi"
N’ata vota io, buon Palluotto, vengo a scocciarvi e, levato da mezzo Totò, vi propongo Eduardo, anzi di più: “I fratelli de Filippo”
 
 
 
Quando nasce Eduardo? Come nasce? Ma è importante a lo sape’? Nasce come nasciano tutti, no? Diciamo che nasce dopo Titina e prima di Peppino da Luisa De Filippo. Questa Luisa era la nipota…nipota? Si, femminile singolare. Era la nipota della moglie di Eduardo Scarpetta. Per raccontarvela in breve, ‘o Scarpetta ce facette ‘e scarpe a’ nipote!
Eduardo salette…saglì….insomma sagliette per la pima volta sul palcoscenico che teneva quattro anni in una farsa con Pulcinella, poi a  sette anni fecia Peppeniello in “Miseria e Nobiltà” (“Vicienzo è pate a me…”).. Mò, diciteme ‘na cosa? Avete mai sentrito parlare di Dodò e di Thea Prandi?
 
 
 
Dorothy e Thea
 
 
Chi erano costei? Costoro…Colei…loro due, insomma! Ma non corriamo, andiamo con ordine.Dodò era Dorothy Penninghton, na bella americanona, quinta misura. Eduardo se la sposa proprio per questo, ma dal matrimonio non nascono figli. Dopo il successo di “Natale in casa Cupiello” la compagnia dei De Filippo  si mette a girare per tutta l’Italia torno torno, ma nel 1944 succede lo ‘nghippo. Eduardo si appiccica con Peppino per divergenze artistiche.
durante una prova Eduardo urlò a Peppino:

‘Sta cosa o se fa come dico io o nun se fa!-

E Peppino, alzando il braccio destro a tipo saluto romano, disse:- Duce!- Alzò i l collo e se ne andò, lasciando per sempre la compagnia.
Nel ’47 Il duce…ops…Eduardo conobba (è femminile) Thea Prandi, una soubrette del Teatro dei Fiorentini . Co ‘sta “Branda” facette “zummete zummete” ed ebbe due figli: Luca e Luisella. Embè aveva tirato su famiglia oramai. Sapete dove stavano di casa? In un villino sull’Appia Antica e andavano a villeggiare o al Terminillo o a Positano dove don Eduardo sapete che fece? Si comprò un isolottino…Che? Avete letto salottino? Ma no, ho scritto isolottino che si chiama Isca, no Ischia, Isca! ;annaggia ‘a culonna, vuie vedite che ‘mbruoglio!
Ma la felicità non è cosa di questo mondo e neanchec pe Edu lo era: nel ’60 muore la figlia Luisella a dieci anni, e nel 61 muore Thea. Nel quarantotto sposa Isabella Ottantuno…no, aspettate me stongo ‘nmbrugliando…Nel ‘ 81 sposa Isabella Quarantotto dalla “cui” ,anni prima , e questa è una chicca che sanno in pochi, il birbante aveva avuto una figlia: Angelica Ippolito.  Marò che ‘mbruoglio! Volete sapere perchè si chiamava Ippolito? Insomme l’aggia dicere? Perché all’epoca la mamma Isabella era sposata con un altro uomo e….insomma  e…è!. Passamme appresso va! In quello stesso anno gli viene consegnata la “laura a
colori”…Mannaggia, comme se dice? Aspettate facio copia-incolla: “Laurea ad honorem”.  Faccio una piccola parente: dopo quarant’anni di servizio, pure a me è stato consegnato il “Bidellum ad honorem”.
L’ultima apparizione in pubblico di Eduardo fu al Festival del teatro di Taormina.
Leggete cosa disse con queste sue “testolari” parole:
 
“ Fare teatro sul serio significa sacrificare una vita. Sono cresciuti i figli e io non me ne sono accorto…e meno male che mio figlio è cresciuto bene. Questo è il dono più grosso, più importante che ho avuto dalla natura. Senza mio figlio, forse, io me ne sarei andato all’altro mondo tanti anni fa. Lo devo a lui il resto della mia vita. Scusate se faccio questo discorso e parlo di mio figlio. Non ne ho mai parlato. Si è presentato da sé. E’ venuto dalla gavetta, dal niente, sotto il gelo delle mie abitudini teatrali. E’ stata tutta una vita di sacrifici, di gelo! Così si fa il teatro…Così ho fatto…”
Marò, cu’ tutte ‘stu gelo m’è venuto ‘o friddo ‘ncuollo!
Eduado, salute a noi, morì a Roma il 31 Ottobe 1984.
 

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