Scritto da © Antonio Cristof... - Gio, 28/01/2016 - 08:56
La scena rappresenta una elegantissima stanza di fine ottocento, addobbata con tendaggi e quadri di gran valore. In essa sono sistemati mobili pregiati. Sulla destra c’è un’elegantissima alcova, un talamo sul quale giace una donna in evidente stato di malessere. Ai piedi del letto c’è un elegante tavolino “Luigi XVI” con due sedie imporporate sulle quali sono seduti due uomini: un medico che sta scrivendo una ricetta e il marito della malata. Proprio di fronte c’è la comune attraverso la quale si intravede una finestra dalla quale filtra un bel raggio di sole. Sull’uscio della comune c’è un’altra donna in apparente stato di apprensione.
C’è poi, naturalmente, un altro ambiente (non visibile al pubblico): il retroscena. Esso è quello tipico di ogni teatro con pannelli poggiati ai muri, funi pensili e fili elettrici un po’ dappertutto. Nel retroscena c’è poi l’accesso ai vari camerini.
Siamo alla fine del terzo atto. La donna a letto tossisce, il suo cuore è in affanno, il suo corpo è stremato. L’altra donna la guarda ed inarca la bocca in un sorriso sarcastico. E’ la prima rappresentazione.
DOTTORE Ecco, seguite alla lettera questa mia ricetta e…speriamo bene
MARITO Grazie dottore.
Si alzano.
DOTTORE Passerò più tardi per vedere come butta.
MARITO La ringrazio.
DOTTORE Buona serata.
MARITO A lei dottore.
Il dottore esce accennando un saluto alla donna alla comune che risponde con altro cenno. Nel retroscena il dottore incontra l’autore che sta guardando lo spettacolo da dietro le quinte.
DOTTORE Ma che merda di battuta! “Passerò più tardi per vedere come butta…” Ma che butta? Il sangue?
AUTORE Ma è un modo di dire.
DOTTORE Ma poi che deficiente sono?
AUTORE Perché?
DOTTORE Possibile che io, medico, non capisco che la stanno avvelenando? Ma che cazzo di medico sono?
AUTORE La stanno avvelenando poco per volta. Il medico non può accorgersene.
DOTTORE Ma poi è assurdo che un attore della mia esperienza debba fare una porticina insignificante, per giunta nel finale di commedia.
AUTORE Non è insignificante, è fondamentale!
DOTTORE Perché non ho fatto la parte del marito?
AUTORE Non eri adatto.
DOTTORE Ma chi lo dice?
AUTORE Lo dico io!
DOTTORE Tu? Ma tu sei uno scribacchino da quattro soldi! Tu sei un fallito!
Il dottore, sbraitando, entra in uno degli spogliatoi.
Intanto in scena…
MARITO (Avvicinandosi alla donna sull’uscio della comune) E’ fatta! Ormai è più morta che viva. (Si baciano)
DONNA Vado a prendere le medicine. (Esce)
La donna nel retroscena incontra l’autore.
DONNA Ma che grandissimo idiota sei?
AUTORE Cosa?
DONNA Farci baciare spudoratamente davanti ad una moribonda! Ma dico: sei scemo o che? Cosa credi che il pubblico penserà di me?
AUTORE Male! E deve pensarne male! Cosa vuoi che ne pensi? Siete due assassini.
DONNA E non mi garba! Il pubblico identifica spesso il personaggio con l’interprete ed io sono una buona donna. Poi a quell’imbecille Dio come puzza l’alito! Da domani si cambia! L’assassina non è parte mia, preferisco fare la vittima. Ma te non capisci un cazzo di teatro! Sei un deficiente!
Anch’ella sbraitando entra in uno spogliatoio. Intantoin scenail marito si avvicina alla moglie che sta malissimo.
MARITO Come stai cara?
MOGLIE Male…
Il marito sorride di nascosto.
MARITO Vedrai che passa. Vado a prepararti la solita tisana
Mentre esce entra la donna.
DONNA Ecco le medicine…due compressine…
Il marito nel retroscena incontra l’autore.
MARITO Ma che cazzo di battute hai scritto? Il marito vede che la moglie sta morendo e chiede: - Come stai cara? – E poi: - Vedrai che passerà…- Ma, dico: E’ scemo o che?
AUTORE Sono frasi convenzionali.
MARITO Tu sei un imbecille! Poi hai imposto al regista che facessi il marito, ma: uno, sono contro il matrimonio! Due, non ce la faccio! E’ un ruolo troppo impegnativo. Sai che devo girare un film e non posso fare figuracce perché non riesco ad impegnarmi su due fronti. Domani lascio. Hai capito cretino?
Entra in uno spogliatoio.
Intanto in scena…
DONNA Come ti senti cara?
MOGLIE Sto morendo…Lorenzo, tutti i miei beni al mio fedele marito.
DONNA Sicuro…fedele…
MOGLIE Dovrei andare in toilette…
DONNA Ti aiuto…
MOGLIE No, grazie, faccio da sola… (Si alza barcollando ed esce).
Nel retroscena incontra l’autore.
MOGLIE Ma possibile che sei così stronzo?
AUTORE Che succede?
MOGLIE Possibile che sta rimbambita della moglie crede che il marito le sia fedele? Ma si può essere tanto scemi?
Entra in uno spogliatoio.
Intanto in scena rientra il marito con la tisana.
MARITO Ecco la tisana…ma dov’è?
DONNA E’ in bagno. Dì, hai messo il veleno?
MARITO Come sempre.
Sghignazzano insieme. Rientra la moglie.
MARITO Ti ho preparata la tisana, cara…
MOGLIE (Si rimette a letto) Ormai è inutile. E’ tutto inutile! Sto morendo…Lorenzo…
MARITO Dimmi?
MOGLIE Fammi contenta…
MARITO Si…
MOGLIE Bevila tu…
MARITO e DONNA No!
Rientra il dottore.
DOTTORE Buonasera a tutti. Rieccomi come promesso. Come…ehm…butta l’ammalata?
MOGLIE Sono alla fine dottore…
DOTTORE Non dica così. Su, coraggio.
MOGLIE Inutile nasconderlo dottore. Mi resta poco…
DONNA Molto poco…
MARITO Pochissimo…
MOGLIE Ahhhhhhhh…(Muore).
MARITO Ecco!
Cala il sipario e tutti si preparano per il saluto finale tenendosi per mano. Fuori scrosciano
gli applausi.
MARITO Dio, che cazzata!
MOGLIE Mai più ‘na scemenza simile!
DONNA Che idiozia!
DOTTORE Che orrore!
Il sipario si riapre e gli attori, accolti da un lungo e fragoroso applauso, avanzano a proscenio e si inchinano . Dal pubblico si levano alcune voci:
- “Butta” che parola efficace!-
- Ed il bacio davanti alla moribonda? Che scena drammatica!-
-E il riso dei due assassini? Grande! -
- Superba anche l’ingenuità della moglie –
Poi all’unisono il pubblico grida: FUORI L’AUTORE!!!
L’autore entra, si porta al centro del palco e s’inchina. L’applauso è ancora più sostenuto quando egli fa cenno al pubblico che ha qualcosa da dire.
AUTORE Per il successo conferito alla mia opera vorrei ringraziare prima di tutto questo gentile pubblico, poi tutti coloro che vi hanno collaborato: regista, scenografo, direttore di scena, suggeritore, diffusore di luci, fonico…tutti, insomma, ma un ringraziamento molto particolare va agli attori che vi han preso parte con convinzione e professionalità centrando in pieno lo spirito della commedia. Grazie
Tutti applaudono.
MARITO Bravo!
MOGLIE Bene!
DONNA Sei un grande!
DOTTORE Sei un genio!
C’è poi, naturalmente, un altro ambiente (non visibile al pubblico): il retroscena. Esso è quello tipico di ogni teatro con pannelli poggiati ai muri, funi pensili e fili elettrici un po’ dappertutto. Nel retroscena c’è poi l’accesso ai vari camerini.
Siamo alla fine del terzo atto. La donna a letto tossisce, il suo cuore è in affanno, il suo corpo è stremato. L’altra donna la guarda ed inarca la bocca in un sorriso sarcastico. E’ la prima rappresentazione.
DOTTORE Ecco, seguite alla lettera questa mia ricetta e…speriamo bene
MARITO Grazie dottore.
Si alzano.
DOTTORE Passerò più tardi per vedere come butta.
MARITO La ringrazio.
DOTTORE Buona serata.
MARITO A lei dottore.
Il dottore esce accennando un saluto alla donna alla comune che risponde con altro cenno. Nel retroscena il dottore incontra l’autore che sta guardando lo spettacolo da dietro le quinte.
DOTTORE Ma che merda di battuta! “Passerò più tardi per vedere come butta…” Ma che butta? Il sangue?
AUTORE Ma è un modo di dire.
DOTTORE Ma poi che deficiente sono?
AUTORE Perché?
DOTTORE Possibile che io, medico, non capisco che la stanno avvelenando? Ma che cazzo di medico sono?
AUTORE La stanno avvelenando poco per volta. Il medico non può accorgersene.
DOTTORE Ma poi è assurdo che un attore della mia esperienza debba fare una porticina insignificante, per giunta nel finale di commedia.
AUTORE Non è insignificante, è fondamentale!
DOTTORE Perché non ho fatto la parte del marito?
AUTORE Non eri adatto.
DOTTORE Ma chi lo dice?
AUTORE Lo dico io!
DOTTORE Tu? Ma tu sei uno scribacchino da quattro soldi! Tu sei un fallito!
Il dottore, sbraitando, entra in uno degli spogliatoi.
Intanto in scena…
MARITO (Avvicinandosi alla donna sull’uscio della comune) E’ fatta! Ormai è più morta che viva. (Si baciano)
DONNA Vado a prendere le medicine. (Esce)
La donna nel retroscena incontra l’autore.
DONNA Ma che grandissimo idiota sei?
AUTORE Cosa?
DONNA Farci baciare spudoratamente davanti ad una moribonda! Ma dico: sei scemo o che? Cosa credi che il pubblico penserà di me?
AUTORE Male! E deve pensarne male! Cosa vuoi che ne pensi? Siete due assassini.
DONNA E non mi garba! Il pubblico identifica spesso il personaggio con l’interprete ed io sono una buona donna. Poi a quell’imbecille Dio come puzza l’alito! Da domani si cambia! L’assassina non è parte mia, preferisco fare la vittima. Ma te non capisci un cazzo di teatro! Sei un deficiente!
Anch’ella sbraitando entra in uno spogliatoio. Intantoin scenail marito si avvicina alla moglie che sta malissimo.
MARITO Come stai cara?
MOGLIE Male…
Il marito sorride di nascosto.
MARITO Vedrai che passa. Vado a prepararti la solita tisana
Mentre esce entra la donna.
DONNA Ecco le medicine…due compressine…
Il marito nel retroscena incontra l’autore.
MARITO Ma che cazzo di battute hai scritto? Il marito vede che la moglie sta morendo e chiede: - Come stai cara? – E poi: - Vedrai che passerà…- Ma, dico: E’ scemo o che?
AUTORE Sono frasi convenzionali.
MARITO Tu sei un imbecille! Poi hai imposto al regista che facessi il marito, ma: uno, sono contro il matrimonio! Due, non ce la faccio! E’ un ruolo troppo impegnativo. Sai che devo girare un film e non posso fare figuracce perché non riesco ad impegnarmi su due fronti. Domani lascio. Hai capito cretino?
Entra in uno spogliatoio.
Intanto in scena…
DONNA Come ti senti cara?
MOGLIE Sto morendo…Lorenzo, tutti i miei beni al mio fedele marito.
DONNA Sicuro…fedele…
MOGLIE Dovrei andare in toilette…
DONNA Ti aiuto…
MOGLIE No, grazie, faccio da sola… (Si alza barcollando ed esce).
Nel retroscena incontra l’autore.
MOGLIE Ma possibile che sei così stronzo?
AUTORE Che succede?
MOGLIE Possibile che sta rimbambita della moglie crede che il marito le sia fedele? Ma si può essere tanto scemi?
Entra in uno spogliatoio.
Intanto in scena rientra il marito con la tisana.
MARITO Ecco la tisana…ma dov’è?
DONNA E’ in bagno. Dì, hai messo il veleno?
MARITO Come sempre.
Sghignazzano insieme. Rientra la moglie.
MARITO Ti ho preparata la tisana, cara…
MOGLIE (Si rimette a letto) Ormai è inutile. E’ tutto inutile! Sto morendo…Lorenzo…
MARITO Dimmi?
MOGLIE Fammi contenta…
MARITO Si…
MOGLIE Bevila tu…
MARITO e DONNA No!
Rientra il dottore.
DOTTORE Buonasera a tutti. Rieccomi come promesso. Come…ehm…butta l’ammalata?
MOGLIE Sono alla fine dottore…
DOTTORE Non dica così. Su, coraggio.
MOGLIE Inutile nasconderlo dottore. Mi resta poco…
DONNA Molto poco…
MARITO Pochissimo…
MOGLIE Ahhhhhhhh…(Muore).
MARITO Ecco!
Cala il sipario e tutti si preparano per il saluto finale tenendosi per mano. Fuori scrosciano
gli applausi.
MARITO Dio, che cazzata!
MOGLIE Mai più ‘na scemenza simile!
DONNA Che idiozia!
DOTTORE Che orrore!
Il sipario si riapre e gli attori, accolti da un lungo e fragoroso applauso, avanzano a proscenio e si inchinano . Dal pubblico si levano alcune voci:
- “Butta” che parola efficace!-
- Ed il bacio davanti alla moribonda? Che scena drammatica!-
-E il riso dei due assassini? Grande! -
- Superba anche l’ingenuità della moglie –
Poi all’unisono il pubblico grida: FUORI L’AUTORE!!!
L’autore entra, si porta al centro del palco e s’inchina. L’applauso è ancora più sostenuto quando egli fa cenno al pubblico che ha qualcosa da dire.
AUTORE Per il successo conferito alla mia opera vorrei ringraziare prima di tutto questo gentile pubblico, poi tutti coloro che vi hanno collaborato: regista, scenografo, direttore di scena, suggeritore, diffusore di luci, fonico…tutti, insomma, ma un ringraziamento molto particolare va agli attori che vi han preso parte con convinzione e professionalità centrando in pieno lo spirito della commedia. Grazie
Tutti applaudono.
MARITO Bravo!
MOGLIE Bene!
DONNA Sei un grande!
DOTTORE Sei un genio!
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- Blog di Antonio Cristoforo Rendola
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