Fiore d'ombra ( Breve estratto dal mio omonimo atto unico) | Prosa e racconti | Antonio Cristoforo Rendola | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Fiore d'ombra ( Breve estratto dal mio omonimo atto unico)

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SIGNORE Ho potuto avere per caso il vostro numero ...
UOMO Per caso?
SIGNORE Si. Vede, ero uscito per fare delle spese ed al ritorno, non so come, mi sono ritrovato un bigliettino in tasca con su scritto questo numero e Ia...diciamo, specialità del suo lavoro.
UOMO Ed il mio lavoro le puo tornare utile?
SIGNORE Ho telefonato per questo.
UOMO Allora il bigliettino è finito nella tasca giusta. Lei crede nel destino? Non è stato un caso! Di chi si tratta?
SIGNORE Mio Dio!
UOMO Allora?
SIGNORE Si ...tratta di ...mia ...moglie.
UOMO Mi dica.
SIGNORE Da tempo è molto malata. E' ricoverata in ospedale nel reparto malattie terminali.
Un cancro al cervello l' ha praticamente consumata. Gli provoca forti e continui dolori che non gli danno tregua per intere giornate. Ormai è quasi paralizzata. Viene alimentata artificialmente perchè il suo stomaco non digerisce più niente, non vede quasi più e quasi più  parla. Quando lo fa, quelle poche cose le dice con grande fatica. Eppure è lucida, è
consapevole del suo stato quasi esclusivamente vegetativo, ed io sto assistendo impotente a questo suo disfacimento, al suo lento e tormentoso morire che non lascia scampo, e non riesco, per quanto faccia, a trovare un rimedio che possa alleviarle le sofferenze o una parola che possa darle conforto.
UOMO Da me cosa vuole?
SIGNORE Voglio ...voglio ...Non è facile dire certe cose. Lei è il rimedio. Lei è la parola che io non so trovare. Voglio che lei faccia il suo lavoro.
UOMO Il prezzo è alto.
SIGNORE Sapeste quanto ho pagato finora, con l'unico risultato di prolungare il suo tormento! Sapete cosa mi dicevano i medici, dopo aver accertato l'entità del male?
Dicevano: -Prufessò, medicine per mitigare gli effetti devastanti e dolorosi della malattia, pe' 'nce stà ce stanne ...ma, so' carestose però! Carestose assai! - Erano costose e difficili da trovare per cui, a volte, ne ho pagato triplicato il prezzo già alto di per se stesso.
UOMO Il prezzo è alto.
SIGNORE Non faccio questioni di soldi, non mi mancano grazie a Dio. Da principio lei era presa da mal di testa improvvisi e violenti. I medici cominciarono a diagnosticare il solito esaurimento nervoso dovuto a stress. Ate ch'esaurimente! Una volta, mi ricordo, eravamo a tavola e lei con una vocina che a malapena le usciva, mi chiese di versargli dell'acqua in un bicchiere. Mi infastidii nel dovermi alzare dalla mia sedia per versargli l'acqua da una bottiglia che era lì, vicino a lei. Che idiota sono stato! Non capivo, non riuscivo a comprendere che una semplice bottiglia potesse tanto pesare tra le sue mani ...(piange) Sono sempre stato un egoista che ha solo pensato a se stesso, abituato ad essere servito di tutto punto, ad avere sempre vita facile, a gente che ha sempre fatto e pensato per me. (Ora piange a dirotti, poi pian piano si calma e riprende) Versai l'acqua e lei cercò di portare il bicchiere alla bocca con la mano che gli tremava. Il liquido veniva giù a pioggia da quel bicchiere. l suoi occhi erano smarriti e guardavano la mano che non riusciva a star ferma.Poi il bicchiere le scivolò via e rimase come fulminata. Gli occhi azzurri sbarrati, umidi di lacrime, i capelli scompigliati dal tremore che le aveva preso anche la testa.
UOMO La vita è crudele.
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NOTA
Infine gli chiederà di uccidere la moglie..
Chi vvolesse ricevere l'intera opera può farmene richiesta a questa mail  rendolacristofaro@libero.it.
 

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