Scritto da © ferdigiordano - Lun, 13/02/2012 - 16:10
Ieri non era giorno di nomi sul calendario.
Era scritto senza alcuna voce che io ricordi.
E ricordo perché sempre si rovista
nel baule del silenzio. Lì, fossili di vicende,
scheletri di parole e ustioni come da crateri.
Ti ho chiamata, certo, a memoria,
omettendo il volto - da lontano
è solo rumore di fondo.
Sono convinto che poggiata dove sei
hai il sogno dei ninnoli: diventare un luogo.
Ma i luoghi si somigliano,
almeno a pensarli, e tendono
a confondersi tra di loro: chiamano
con il loro campanello di orme
per farsi riconoscere.
Ieri, però, era un giorno trapassato
dal clamore a mente.
»
- Blog di ferdigiordano
- Login o registrati per inviare commenti
- 833 letture