Scritto da © jacopocampagna - Lun, 16/01/2012 - 14:56
Un vecchio canuto salì sul treno,
del suo antico vigore
restava soltanto un comune bastone.
Nemmeno un posto gli riservarono,
allora, orgoglioso, senza aprir bocca
mirò nelle pupille di una magnetica dama
ch’ella, egoista, impassibile restò.
Così, generosa, un’anzianotta gli cedette il posto.
D’un tratto la posa spavalda di quell’arrogante bellezza
sprofondò sul pavimento:
nessun’ altra occhiata reggeva,
nemmeno le mie,
innamorate di lei.
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