An Amazing Story Capitolo 3 Parte 3 | Prosa e racconti | Carlo Gabbi | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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An Amazing Story Capitolo 3 Parte 3

Parte 3

 

Ci volle tempo, ma finalmente attraverso l’Abasciata Brasiliana in Sacramento, dove Joaninha lavorava, ottenni il suo novo numero di telefono ed il suo indirizzo. La chiamai al prossimo Sabato pomeriggio.

‘Sei veramente tu, Bill? Come puo’ essere possibile? Pensavo che ti fossero sucesse le cose peggiori. Lo sai che sono quasi cinque anni dall’ultima volte che ci vedemmo? Da allora ricevetti solamente tre brevi cartoline da non ricordo piu’ quale posto esotico, e vi erano scarabbocchiate solo poche parole.’

‘Lo so, e sono spiacente, Joaninha. Quelli sono paesi lontani che veramente appartengono ad un mondo divverso. Credimi, quella fu la ragione per cui non potei comunicare con te. Ritornai a casa dopo quattro anni di esilio in quella provincia del Bangadlesh. Arrivai ammalato nel corpo e nello spirito. Solamente ora sto` ritornando me stesso col desiderio di vivvere.’

‘Non ti abbiamo mai dimenticato, Bill, ed abbiamo sempre pregato il buon Dio per te. Finalmente ha udito le nostre preghiere.’

‘Dimmi Joaninha, com’e’ ora la tua vita? La mia si e’ sfasciata. Al mio ritorno a casa trovai che mia moglie se ne era andata portando con se quanto di meglio avevo. Mi ha lasciato con una montagna di debiti, ed otenne pure un secondo mutuo sul mio nome. Ma tra tutto il male ho pure una buona notizia. Sono sulla via di un divorzio. Finalmente mi sto` liberando da lei.’

‘Mi dispiace per te, Bill. Ho avuto piu’ fortunata di te. Finalmente ho trovato il mio uomo e mi ama pazzamente. E’ magnifico. Ed e’ pure sexy e ricco. Mi sento felice assieme a lui poiche’ e mi sa donare quanto piu` desidero. In cambio mi chiede unicamente di amarlo e donargli il piaciere del mio corpo. Naturalmente lo faccio e con piaciere. Sono tutta sua. Per me Jack e’ l’uomo piu’ sensuale che mai sia entrato nella mia vita. Non basta, ha perfino inventato nuovi modi nel fare all’amore, pur di eccitarmi. Cos’altro posso dirti di piu’? E’ insaziabile. In cose sessuali Jack a volte sembra un infatuato-maniaco... bah’, ma se anche lo fosse? Decisamente mi piace questo suo modo.’

‘Mi congratulo con te Joaninha, Ma dimmi come e’ la mia piccola Dolores?’

Penso che non la riconesceresti. E’ una donnina ora, sebbene non sia ancora sedicenne. Mi assomiglia quando anch’io avevo quell’eta’. Il suo corpo ha curve ben sinuose. Dovresti sentire i fischi dei ragazzi quando passa per la strada. Ha il seno ripieno e ben eretto e Dolores sa come fare per dar ancora piu’ risalto alle sue bellezze fisiche. Fortunatamente sembra piu` interessata a dedicare il suo tempo allo studio che ai ragazzi che le ronzano in giro. Non e` a casa ora, ma sappi che Dolores avra` piacere di parlare con te. Non ti ha mai dimenticato.’

‘Si, Joaninha. Telefonero’ nuovamente presto. Tempo permettendolo penso di fare un salto in California tra qualche mese, Sei contenta?’

Dopo quella prima settimana divene mormale scambiarsi notizie ad intervalli regolari. Alcuni mesi piu’ tardi Joaninha mi disse, ‘Sto soffrendo nausee in continuazione. Il dottore mi ha detto che sto aspettando dei gemelli. Purtroppo sono in una posizione innaturale nell’utero, ed il dottore mi ha consigliato prudenza nell’avere sesso. Ma Jack e` testardo e la pensa a modo suo. Ripete che l’aver sesso li aiuta a muoversi nell’utero sicche` fa bene a loro, e cresceranno piu’ forti. Ma il mio fisico ne soffre mi sento continuamente esausta, e gli affari sessuali non mi donano piu’ il piacere dei sensi. Ho chiesto a Jack di essere comprensivo e di lasciarmi riposare durante la notte. Ma lui non vuol capire quanto soffra. Testardamente pensa unicamente a se stesso. Sono terrorizzatata pensando che qualcosa possa succedere a quei piccoli babies non ancora nati. Desidero che lui comprenda e si moderi nelle sue richieste. Ma quando lo accenno, Jack sembra impazzito e non mi da retta. Quando mi penetra mi fa gridare dal dolore, ma lui insiste che le urla sono provocate dal ragiungimento dei piaceri amorosi.’

‘Senzaltro Jack e` un maniaco sessuale, mia cara Joaninha. Perche’ non gli chiedi di sentire l’opinione del tuo dottore?’

‘Lo feci, ma Jack e’ testardo. Vede le cose a modo suo e non fa` altro che ripetermi che il sesso e’ benefico per i nascituri. Ma saro’ in pace per i prossimi due mesi. Domani Jack ritorna in Inghilterra per affari ed una visita alla sua famiglia.’

Purtroppo Jack ritorno’entro breve tempo. Era preso da un continuo malumore poiche Joaninha era ora costretta a starsene a letto per lunghe ore e non poteva dargli quanto sesso volesse.

In quegli ultimi tre mesi scambiai rare parole con Joaninha. In compenso ebbi lunghe conversazioni con Dolores, e potemmo in questo modo modo consolidare il nostro vincolo affettivo.

Ritorno` come ai tempi passati, e lei mi poneva mille domande, ansiosa di conoscere il mondo attorno a lei. Naturalmente, come tutti i giovani che stanno crescendo rapidamente, il suoi problemi principali erano riguardo la sessualita e il miglior modo di affrontarla. In un primo tempo considerai che l’argomento avesse piu` pertinenza se trattato con la madre, che come donna avrebbe potuto, in modo migliore, spiegare i sintomi della sensualita` femminile, ma poi considerai pure in fatto che Joaninha al momento era relegata in letto, sicche’ alla fine decisi di aiutare Dolores.

Fu al principio delle nostre conversazioni che chiesi a Dolores cosa pensasse di Jack.

Ero preoccupato per il modo in cui agiva con Joanninha, e incominciavo a dubitare del suo buon senso e delle sue capacita’ umane.

Ebbi una risposta inattesa, mi disse, ’Jack ha una tremenda personalita`. Chiunque viene a conoscerlo e’ attratto immediatamente dalle sue buone qualita`. So’ che ama molto mia madre e che le dona tutto il suo affetto. Li vedo felici assieme.’

Ma le cose cambiarono dopo il ritorno di Jack dall’Inghilterra. Dolores Incomincio` ad udire la madre piangere notti intere a causa delle continue richieste amorose di Jack. Ben presto divenne chiaro che non fosse piu` quel ben amato e paziente marito e padre. Era esigente nelle sue richieste di essere sodisfatto nei suoi piaceri sessuali, e si dimostro` insesibile ai dolori fisici della moglie. Jack era divenuto inumano e sfoggiava i veri colori del suo carattere bestiale. Dolores, durante i nostri collocqui notturni mi ripeteva ora quanto la madre sofrisse, e di come fosse stremata dal suo pianto continuo.

Dolores mi disse pure che Jack usava svegliare Juaninha nel bel mezzo della notte, e gridava e maltrattava la poveraccia, coercendola all’appagare ai suoi piaceri sessuali.

* * *

‘Uncle Bill. Ho paura per Mom. Devo assolutamente aiutarla per alleviare quanto piu` posso i suoi dolori. Sento che e` mio dovere proteggerla da quel maniaco.’

Questa era divenuta l’apertura nei nostri colloqui serali.

Fu durante una di quelle ultime sere che parlai con Dolores che la trovai piu’ turbata del consueto. Tra noi ultimamente si era creata una grande confidenzialita` ed era usata parlarmi apertamente di quanto le succedeva, mi disse ‘...fu ieri sera, mentre uscivo dalla doccia e frettolosamente, poiche’ nuda, mi affrettao verso la mia camera per vestirmi. Trovai Jack che mi attendeva nel corridoio.

Penso era li ad attendermi da qualche tempo, e vedendendomi nuda mi prese per un braccio, parlandomi affrettatamente, ‘Sei donna ora, Dolores. I tui seni si sono alquanto svillupati e larghi quanto quelli di tua madre. Lo sai che mi piaci? Il tuo corpo e’ da modella e ben slanciato.’

Mi tratteneva con le sue robuste mani, e mi palpeggiava qui e li. Reagii brevemente, ma poi, te lo devo dire Uncle, sebbene la cosa fosse nuova ed inaspettata sentii desideri nascere in me...

:Jack mi stava analizzando, mentre studiava il mio giovane corpo. Poi, prese un tono autoritario e mi disse, ‘Devi imparare a tenerti curata. Ripulisciti da quegli inutili peli. Sei una donna ora, quindi quei peli tagliali per essere piu` attraente. Vai da tua madre. Chiedile che ti insegni come devi fare.’

Quella confidenza mi preoccupo` alquanto. Nasceva in me un presentimento di spiacevoli sorprese. Sicche` chiesi a Dolores di essere alquanto prudente nei riguardi di Jack. Apertamente le dissi che lui preesentava una pericolo verso lei. Ma Dolores innocentemente mi rispose, ‘No, Uncle Bill, non ti proccupare. So che mio padre mi ama e mi rispetta.’

‘Ti prego, Dolores, Stai attenta. Vedo che Jack sta` iniziando a sedurti. Per favore, sii prudente. Quando vai a dormire, chiudi la porta con la chiave. Mi potro` anche sbagliare, ma non mi fido di Jack.’

Dolores non comprese il mio allarme ed ignoro’ la gravita’ della situazione. Nella sua innocenza vedeva ancora Jack come il padre di cui abbisognava, quello che le era sempre mancato nella sua vita.

Ma io intuivo quale rischio Jack comportasse sull’innocenzaa della giovane vita di Dolores. Avevo capito quanti fossero i suoi appetiti sessuali, e che l’ambito famigliare e quella vicinanza lo potrebbero condurre oltre il limite della decenza.

Ma ancor piu` sapevo la mia impotenza nel proteggere quelle fragili donne. Non avevo alcun diritto legale con cui potessi intromettermi nella loro vita. Ero completamente al di fuori del loro ambito famigliare. Ero null’altro che un estraneo e nessuno avrebbe mai raccolto il mio grido di aiuto verso loro.

Era come il stare a guardare un DVD, dove le figure si susseguivano in fronte ai mie occhi. Ero impotente di fermare la scena ad un certo punto, riavvolgere il capitolo non voluto, per poi ricominciare piu’ avanti dove l’episodio era ritornato piacevole.

Cercai di rimanere in contatto con Dolores, ma ora apparentemente era sotto la sorvrglianza del padrigno e non sempre poteva sempre rispondere alle mie chiamate telefoniche.

Cercai, ma invano, un modo di essere di aiuto a quelle donne lontane ed improtette che per me erano molto piu’ che solo amiche. Sentivo amore per loro.

Compresi come Jack usava il suo magnetismo nell’obbligare quelle donne ad essere schiave al suo volere.

Piu’ e piu’ nelle mie conversazioni con Dolores, capii quanto era difficile la loro situazione, e quanto Joaninha soffriva le pene dell’inferno.

Una tarda sera Dolores mi disse, ‘Mom sta perdendo le sue forze ed il volere di vivere. Si sta indebolendo sempre piu’. E’ succube di Jack, che e` sempre piu’ esigente. Lo sento gridare ogni notte svegliando mia madre. Esige sesso da lei. Sento di odiarlo! E’ un vigliacco. No, non e’, e non puo’ essere mio padre...’

La sera seguente mi disse, ‘...mi ha chiesto di svestirmi in fronte a lui... Sembrava Satana. vidi l’immenso gofiore nei suoi pantaloni... Mi rifiutai... mi prese con forza, mi levo’ le mutande e mi mise sul suo grembo... mi sculaccio’. Mi fece male. Il mio sedere e ancora dolorante, rosso e gonfio, e vidi che lui era felice...’

Poi giungemmo alla nostra ultima conversazione. Erano le due del mattino In California. Si stava avendo il nostro coloquio usuale, ma repentinamente si interuppe, ‘...sento che si muove nella camera...non voglio che sappi che parlo con te, Uncle... No...ok, sento che e’ tornato a letto.’

Poi vi fu una breve pausa, ‘Grida di nuovo, Uncle. Chiama mama... dice che vuole sesso...ora... Mama dice che e’ stanca, che la lasci in pace, dice che sta male... E’ Jack che grida ora, "Puttana, dammi quel che mi devi... ORA!.’

‘...Mama sta` piangendo, la sento... e’ Jack di nuovo...la sta malmenando, la schiaffeggia... Mama e’ isterica...OH NO UNCLE... HO PAURA.. LA VUOLE UCCIDERE !!! Vado... Mama ha bisogno di me...lo devo fermarlo...e’ matto...’

Sentii il telefono cadere senza essere agganciato. Udii grida nella distanza. Poi vi fu quite assoluta. Ascoltavo se altri rumori attraverso il telefono mi potessero giungere, ma udivo solo un falso silenzio. Silenzio che non prometteva nulla di buono per quelle donne in California. Sapevo che la’ nella loro casa qualcosa di terribile stava avvenendo, e che loro non avrebbero potuto essere in pace, ed avere un sonno ristoratore.

Quella fu l’ultima volta che parlai con Dolores o sua madre.

Passarono giorni, forse un paio di settimane. Ai miei tentativi di chiamata ricevevo unicamente segnali che che la linea era ancora disconessa.

Passo’ un’altra settimana. Poi qualcuno rispose alla mia chiamata. Era la voce irata di un uomo. Era Jack, era la voce del toro ferito che raucamente mi urlo’, ‘...so bene chi sei. Sei null’altro che un bastardo. Sei l’artefice di tutto. Sono scappate dall’ospedale, lo sai? Joaninha aveva appena partorito. Tu sei quello che le ha aiutate a scappare. Vigliacco... Dimmi dove si nascondono. Non vuoi? Bene sappi che presto o tardi le trovero’. Sappi che entrambe ritorneranno a me. SONO MIE HAI CAPITO? Comprendi cosa dico? Sono mie e di nessun altro. Loro sono solamente mie! Mi appartengono.’

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