Scritto da © gatto - Mer, 01/09/2010 - 22:06
Sera al limite del tempo,
scorge Alessia l'abetaia
negli occhi ancora esiste.
Una durata elementare
ha lasciato a casa l'orologio
a smarrirsi nella nebbia
di un futuro anteriore
a dare aneliti di pioggia
che non cade non spira
nessun vento con un libro
di Sylvia Plath, dono
di Giovanni il giorno della nascita
della gioia, come una figlia,
Alessia attenta a non fare
bambini nel cerchio di una
vigilia già accaduta per
divenire stabile felicità
sottesa alle mani affilate
a ricordarla. Adesso sa Alessia,
in quel tragitto d'anima azzurra
un ago di abete a sostenerla
al margine di una vita
non più esistere nuotando.
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