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Scritto da © gatto - Dom, 20/11/2011 - 21:20
Fiori liberi non nella serra, negli occhi
di Alessia ad imprimersi nella variazione
delle tinte (rose rosse, tulipani, gigli)
in esatta armonia con il sembiante azzzurrino
della in lontananza montuosità,
fino a dei ricordi di Giovanni il mare intravisto
dal visore del balcone e sta infinitamente.
Fluire dei fiori liberi, la loro festa,
a ovest del mondo e della camera della mente.
Alessia si mette tra i capelli il giallo
delle mimose e gioca a fare la modella,
Alessia che salva Giovanni con un bacio
a piene labbra dato, fidanzato ad attendere
la prova di greco scritto, esame della vita,
metterà sul banco un fiordaliso.
Festa dei fiori da non cogliere,
lasciarli vivi al gioco delle linfe pari di
Alessia al sangue nelle vene.
E' il 1984, scivola chiara l'auto lungo le
alberate nella scena mattinale urbana,
fino alla portineria della casa di Alessia,
dove lei rise come una donna.
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