Scritto da © ariele57 - Lun, 28/02/2011 - 20:55
per sbriciolare l'emozione che mi prende
pensando al bene che ti voglio
spingo il vento al volo, tra i ricordi
scelgo un terrazzo
di fronte mare e dietro il monte
un posto incantato dove il silenzio
a lungo ha visitato.
un gioiello di donna ho conosciuto,
tu mi hai presentato
una grande miniatura d'altri tempi.
deliziosa visita, lì con noi, un pomeriggio d'estate
il tempo si è fermato.
io che sono un po' pazza
tu ben lo sai, voglio che nulla del bello mi sfugga
e avvolgo tra le sillabe ogni cosa.
così seguendo un filo che al porto porta
vado a descrivere perchè nel mio cuore
è rimasta impressa di quel tramonto
tra le seggiole
una chioma rossa.
posso dire a ragion veduta
a lei nulla sfugge
come un impianto che sorrege un ponte.
splendida è la sua risata
con la risacca di gonone ben si sposa,
schietta come la fonte
che dal monte corrasi sboccia
in quel cuore grande
che sconfina dal continente.
non lesina consigli e abbracci
ma ciò che di lei ammiro sono
gli sguardi nascosti,
quelli seri e dolci
fissi e forti sugli intrecci
che i nodi della vita portano al pettine.
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